Ricevo e giro da Alli, la mamma sola che ha fondato www.mhug.it, azienda tutta italiana e tutta femminile che produce e commercializza fasce per portare i piccoli e prodotti per il “babywearing” in generale:
amiche ciao,
la mia amica del cuore ha un meraviglioso bimbo di 18 mesi ma sta attraversando un momento emotivamente mooolto pesante.
Diamo il nome esatto alle cose, si tratta di DEPRESSIONE grazie all’aiuto di un bravo specialista si sta aiutando e i risultati cominciano a vedersi, per fortuna.
Naturalmente sente la necessità di condivisione e confronti con altre madri che abbiano vissuto (o stiano vivendo) una forma di depressione, o di stanchezza durante la prima infanzia dei propri figli. per sentirsi meno sola in questo disagio, per convincersi che non è l’unica ad aver avuto certi pensieri, per non sentirsi una mamma inadeguata (che tra l’altro non è, dato che tra 100000 sforzi allatta ancora ed è una cangura-cosleeper).
Per questo abbiamo pensato di organizzare un gruppo di auto-aiuto e di condivisione su questo tema, saremmo anche sostenute da un’altra amica mamma (tra l’altro in attesa del secondo figlio) psicologa.
Ci incontreremmo ogni tanto a milano, in zona ticinese.
Vi prego, girate questo post a mamme che potrebbero trarre beneficio da questa iniziativa
e, se vi interessa, contattatemi.
abbraccio tutte caramente
alli
alli@mhug.it
www.mhug.it
ciao,
mi sembra davvero un’ottima iniziativa. Lo dico per esperienza personale. Quando ci sono passata avevo quasi vergogna a dare alle cose il loro nome e così ho fatto più fatica a uscirne. Perché c’è una sorta di timore e vergogna. Come se deprimersi non fosse adeguato a una “brava madre”. Niente di più sbagliato! Bravissima la tua amica.
e complimenti per il blog
Francesca per QuiMamme
Ciao, io ho un figlio di pochi giorni; il padre non ne ha voluto sapere e anche io sono in una fase depressiva da cui però voglio uscire