Magma altra nuova redattrice: la nostra storia

Essere una mamma è qualcosa di unico.

Essere mamma di un prematuro è qualcosa che ti resta nella pelle.

Essere una mamma da sola che affronta ogni giorno la lotta per la vita del suo piccolo è un’esperienza che ti segna nell’anima,  perchè un parto pretermine non porta con sè solo un bambino nato prima, ma si porta dietro anche una donna divenuta mamma troppo presto, una mamma che porterà i sensi di colpa, di ineguatezza, che si marchierà a vita con la frase “non ce l’ho fatta”.

Eppure sei lì, anche se non era quello il momento giusto, se nella tua testa avevi immaginato ogni singolo momento di quel momento magico che è invece è diventato quasi un inferno di paura, a pregare dietro un’incubatrice, mentre quello che dovrebbe essere il tuo compagno non è lì a sostenere il tuo dolore e a pregare per il figlio, ma è a casa di chissà chi a spassarsela per l’ennesima volta, e tu pensi: “anche stavolta no”

Il tuo bimbo cresce, vi dimettono, ma i problemi di salute restano, un anno di entra e esci dagli ospedali, a volte lui c’è, a volte non si fa proprio vedere, eppure vivete insieme, quando siete a casa ti promette il mondo, ma i fatti non arrivano mai. ti rendi conto che nemmeno tu ci credi e che lo fai solo per il vostro bambino, ma passa un anno e la coppia scoppia; se ne va, ti lascia sola con i tuoi problemi, perchè ti dice che per lui è troppo dura, mentre per te, a ventitre anni è tutto normale secondo lui.

E’ passato poco più di anno da quel giorno, e questo tempo cosa mi ha insegnato? Che lui non mi serviva, che ce l’ho fatta da sola nonostante tutti mi remassero contro. che dopo due anni che il mio bambino è nato e dopo due anni di lotte in giro per l’Italia per cercare la cura più adeguata, ora siamo in dirittura d’arrivo e lui sta decisamente meglio!

Questa è la mia, anzi la nostra storia, vorrei provare a portare a quelle madri che hanno sofferto una storia simile, ma anche alle altre, il nostro sostegno e i nostri consigli su come affrontare al meglio la prematurità e la malattia di un figlio, e spero di riuscirci al meglio.