“Io sono contenta di essere donna….non ho mai avuto l’invidia del pene….piuttosto nostalgia…..proprio invidia…no”
Parto da questa frase di Luciana Littizzetto per esprimere un concetto che a me sta a cuore.
Il fatto che non ho assolutamente rimpianti in merito al fatto di essere nata donna.
Sarà che sono cresciuta con quattro fratelli, e come dimenticare le mattine festive quando si alzavano, caffè pronto preparato con amorevole devozione dalla mammina e loro che davanti alla porta vetro del balcone, fissando il vuoto, tra una sigaretta e uno sbadiglio si assestavano i gioielli di famiglia. Ma non pensate male, con noncuranza, quasi un gesto rituale, scaramantico, per dare un senso alla giornata.
Ecco io ancora bambina (il gap generazionale tra me e loro è ampio ), guardavo quelle figure, e già allora pensavo cavolo che fortuna essere nata donna.
Uomini irrisolti che non hanno idea di cosa vogliano dalla vita.
Ce ne sono alcuni che hanno la cossiddetta sindrome del “premier”, ovvero le raccontano e se le raccontano così bene che neanche loro sanno dove sia esattamente il confine tra il vero e il falso.
Come dire che Moira Orfei non porta la parrucca.
Altro che sindrome da Peter Pan, almeno Peter ti faceva volare, sognare, vivere avventure fantastiche nell’isola che non c’è….. e lui ha coscientemente scelto di rimanere bambino.
Non si è presentato alla povera Wendy tronfio e fiero il giorno del matrimonio, le ha fatto sfornare qualche figlio e poi si è reso conto che in fondo non era fatto per certe responsabilità….che quasi è stato costretto dagli eventi o peggio da lei!
Evviva la coerenza di Peter Pan.!
E noi donne? Se ci capita la sfortuna di aver incappato in uomini del tipo di cui sopra????E se magari ci è capitato pure di farci un figlio, o due, o tre?
Semplice: ci adeguiamo.
Soffriamo, elaboriamo, ce ne facciamo una sana ragione e poi stringiamo i denti, e facciamo TUTTO spesso senza o con pochissimo aiuto di chi ha contribuito a creare la situazione……
Il fatto è che lo facciamo pure bene.
Non so se dipenda dalla famosa teoria secondo la quale il corpo calloso (parte che unisce i due emisferi cerebrali), nelle donne sia più sviluppato e permetta migliori connessioni tra una parte e l’altra del cervello …o semplicemente per la teoria di Darwin sulla conservazione della specie….non saprei dire.
Quello che so è che se penso alle mammesingle e ad una loro giornata tipo, ad una vacanza con figli o all’organizzazione che sta dietro ad una serata con le amiche mi dico che forse veramente l’evoluzione umana è stata ingiusta.
Ingiusta con gli uomini ovviamente!
P.s. Ovviamente non credo che il genere maschile sia racchiuso nei clichè riportati….io ci credo fermamente che ne esistano di altro tipo. Solo che la sottoscritta e qualche altra sua amica purtroppo non ne hanno ancora incontrato uno.