Avevo da sempre sognato una famiglia per mia figlia e quando ho scelto di averla tutto si presenteva sotto i migliori auspici, durante la gravidanza però si è completamente capovolta la situazione a un punto tale che ho dovuto allontanarmi dal padre di mia figlia, con la speranza che il tempo avrebbe aiutato a riavvicinarci…
Ma non è stato cosi: le ho provate tutte fino a quando poi mi sono resa conto che lui non era la persona che credevo o che mostrava di essere.
Non mi ero ancora ripresa dal senso di solitudine e sconfitta che la vita mi ha messo davanti ad ulteriori prove: la perdita del mio unico punto di riferimento (mio padre) la precarietà sul lavoro e tre ospedalizzazioni di mia figlia (queste ultime ampiamente superate), tutto nel giro di pochi mesi.
Probabilmente “vista” dal di fuori molti al mio posto avrebbero pensato a gesti estremi, ma complice la voglia di non farmi sopraffare e soprattutto mia figlia (che oggi ha 5 anni) sono riuscita ad affrontare tutto. Da sola. Ora capisco sulla mia pelle cosa significa: i figli ti danno una grande forza!
Oggi sono ancora “precaria” sul lavoro, ma non ho paura sono consapevole della forza che siamo io e lei. Vorrei essere d’aiuto dal punto di vista pratico per tutte le mamme e per questo segnalerò anche agevolazioni che ci spettano.