Eccomi di nuovo a voi con un argomento che mi sta particolarmente a cuore… l’educazione dei figli e la loro responsabilizzazione come componenti attivi della famiglia… Mamma mia che paroloni! Insomma mi chiedo quando e come ai figli devono essere dati dei compiti da svolgere in casa per aiutare la famiglia? E se questo vale per ogni famiglia come cambia nel caso di famiglie monoparentali?
Io sono sempre stata dell’idea che i figli vadano responsabilizzati al più presto, compatibilmente con le loro capacità e la loro età e che debbano essere assegnate loro delle mansioni adeguate. Dal mettere a posto i loro giochi, a rifarsi il letto, lavare i piatti, gettare la spazzatura, e via così man mano che il bambino diventa un adulto. In questo modo il bambino comprende che non c’è fa fatina magica che mette in ordine, lava, stira e cucina, e che collaborare tutti insieme rende la famiglia più unita, serena e con maggior tempo libero per stare insieme. Questo è anche quello che sostengono le tate di SOS tata di cui io sono una grande fan.
Ora però la domanda che mi preme è: una madre single, oberata dagli impegni, lavoro, casa, figlio ecc… rischia con questa tecnica di addossare al figlio troppe responsabilità che non sono effettivamente sue, ma che non essendoci una controparte adulta “qualcuno deve pur fare”? Come si fa a mantenere il giusto equilibrio tra la funzione educativa delle mansioni assegnate senza senza dare al figlio l’idea che “mia mamma non ce la fa da sola se non l’aiuto” e quindi renderlo troppo responsabilizzato su aspetti che non gli competono?
Sono pienamente d’accordo sulla responsabilizzazione dei figli e purtroppo…anche sulla paura di esagerare…Nel mio caso il problema è anche far capire il valore dei soldi, la pubblicità presenta ai nostri figli centinaia di carte, braccialetti,pupazzetti ecc.dicendo “costa solo…” secondo me non ci aiuta a far capire quanto è difficile guadagnarli i soldi.
Ma perché molte donne riducono la maternità a un puro fatto procreativo, senza considerare la presenza in quel momento di un uomo che amano che dia un senso al lieto evento?
Mi viene in mente la bella canzone CERCO L’UOMO, di AleX Bevilacqua.
Qui la protagonista mette addirittura un annuncio per trovare il padre “ideale” in base a precisi requisiti eugenetici.
E gli paga anche il “disturbo”! Geniale.
Guardate qui sotto il video…
http://youtu.be/y1-GvZxr1A8
@Flavia: ma quando mai???? Nessuno qui riduce la maternità a puro fatto procreativo!!! Ti assicuro che tutte le mamme della community desideravano il loro uomo (molto amato) accanto, peccato che lui s’è fatto beffe di questo desiderio!
Flavia, è gratuitamente provocatorio quello che riporti ed anche la canzone, ma ricordati che dietro ad una donna che “riduce”la maternità ad un fatto puramente riproduttivo, vi sono delle disillusioni paurose, una società che certamente non aiuta a cementare le relazioni, ad approfondire i rapporti, semmai spinge alla formalità di una relazione che spesso si spegne nel tempo senza che la coppia si conosca fino in fondo, o all’estremo spinge alle relazioni fugaci, mordi e fuggi, che di fondo non lo so mai per le donne, perchè vi è sempre la speranza che sia diverso…ma spesso cara Flavia quel diverso si tramuta in polvere, e se da quella che era l’illusione di un amore ne nasce un figlio, non è riproduzione chiamasi AMORE
Io sono la mamma di un bimbo meraviglioso..siamo soli,nel senso estremo del termine..in una città che non è la mia,senza affetti..ho scelto di rimanere nella città di suo padre,ho scelto questa città che non fa stare bene me,ma che farebbe meglio a mio figlio quando crescerà!
quando si è soli a crescere un figlio, due braccia,due mani non bastano mai e spesso viene spontaneo già in tenerissima età insegnargli piccoli ma utilissimi gesti..dal riporre un gioco al proprio posto al pulirsi da sè..
mio figlio ha solo 19 mesi,ma già mi rende orgogliosa:nel suo piccolo mi aiuta tanto!sara’ egoista da parte mia cercare di avere il suo aiuto in futuro,ma già so che lo farò..
responsabilizzandolo nel modo giusto, delegando a lui qualcosa che possa fare al mio posto non nuocerà a nessuno,anzi!molto probabilmente sarà più uomo di suo padre!
Ciao a tutte, avevo bisogno di condividere con voi un momento per me molto difficile; ho una bambina di 4 anni alla quale ho insegnato mio malgrado ad essere dolce e affettuosa, dico mio malgrado perchè si puo insegnare ad essere forti ma quando poi non lo si è, i bambini lo sentono e lo assorbono.
anche a voi capita di sentirvi incapaci, non all’altezza e isolate dalle altre mamme? Io soffro molto di questa solitudine e ho paura di trasmettere tutto questo ad Amanda che per natura è solare… ma con una mamma timida… aiuto, un consiglio se potete
Ciao Amanada, ti assicuro che questa sensazione capita spessissimo anche alle mamme che non sono sole 🙁
Se vuoi parlarne (e magari trovare altre mamme nella tua zona) perchè non vieni sul forum?
che ne pensate sull’embriodonazione fatta da una single oltre quarantenne?